17:35 mercoledì, 12 marzo 2025
Il disco in uscita sarà «una contaminazione tra generi, modelli e stili differenti»: appuntamento con i fan bresciani giovedì 20 marzo.
Esce venerdì il nuovo album di Rose Villain, «Radio Vega». Un disco che contiene «Fuorilegge», il brano che la cantante meneghina ha portato in gara al Festival di Sanremo 2025, dove si è classificata diciannovesima, ricevendo in diretta un complimento in napoletano urlato dalla platea («si ‘na preta», con riferimento al suo fisico scultoreo), poi diventato fenomeno di marketing, con magliette e gadget ad hoc, oltre a cibi, gelati e perfino pizze dedicate.
Giovedì 20 marzo, l’artista sarà nella nostra provincia, al centro commerciale Elnòs di Roncadelle, proprio per la promozione del disco, il suo terzo in studio, che chiude idealmente una trilogia i cui primi due capitoli sono stati «Radio Gotham» (2023) e «Radio Sakura» (2024). L’appuntamento per il firmacopie è alle ore 18, ma già dal 17 marzo è possibile prenotare un pass all’infopoint di Elnòs. Prodotto dal marito di Rose, Andrea Ferrara in arte Sixpm, «Radio Vega» consta di tredici tracce, cinque delle quali sono collaborazioni con alcuni dei rapper italiani più quotati come Fabri Fibra, Lazza, Geolier, Guè e Chiello (che con lei ha duettato anche sul palco dell’Ariston, in occasione della serata cover).
Presentando il lavoro alla stampa, l’artista (Rosa Luini all’anagrafe di Milano, dove è nata nel 1989) si è soffermata sulla densità («C’è dentro tutto: le fatiche, gli amori finiti male, i litigi, la rivalsa sulle persone che non credevano in me, le cose che amo») e sul titolo, che mescola la passione per le stelle e quella per la mitologia: Vega è infatti l’astro più luminoso della costellazione della Lira, e quest’ultima lo strumento che Orfeo suonò per convincere Ade a restituirgli l’amata Euridice (riuscendo nell’impresa, poi vanificata da uno sguardo di troppo).
Ha detto in merito Rose Villain: «La loro è una storia tragica: persa Euridice per sempre, Orfeo passa il resto della sua vita componendo e suonando canzoni tristi. Mi piaceva l’idea di creare una versione moderna di quel sentimento struggente, visto che io adoro gli amori struggenti, e di farlo immedesimandomi in Orfeo, perché tra i due è lui il musicista».
Dopo avere ribadito che si sente una «brava artista con il diritto di essere sexy, quando lo voglio, senza che ciò sminuisca le mie doti musicali», ha sottolineato la contaminazione tra generi, modelli e stili differenti (trap, rap, pop, funk ed elementi latini, quantomeno) che pervade il disco: «Voglio sorprendere innanzitutto me stessa, facendo convivere le influenze più disparate».
Altra passione nota di Rose è il cinema, che fa capolino in «Patrick Bateman», brano di ispirazione anche letteraria (Bateman è lo psicopatico protagonista di «American Psycho», best seller di Bret Easton Ellis, interpretato sul grande schermo da un indimenticabile Christian Bale): «Mi è piaciuto tanto il romanzo e il film è tra i miei preferiti in assoluto. Erano anni che volevo scrivere una canzone su Patrick Bateman (sono appassionata di criminologia e di serial killer, come lo sono dei cimiteri...) e il fatto che abbia sonorità tra il jazz e la musica brasiliana, che con c’entrano nulla col personaggio, mi ha intrigato ancora di più, perché amo pure i contrasti».