17:27 mercoledì, 12 marzo 2025
Le rondinelle si focalizzano su un calendario che prevede tantissimi incroci con e tra le pericolanti. Si parte da questo sabato a Frosinone.
La faccenda si complica. Maledettamente. In questo momento, solo la (parziale) classifica avulsa tiene la testa delle rondinelle appena fuori dal pelo dell’acqua visto che la Samp, tra le tre (la terza è la Reggiana) a quota 31, è quella messa peggio e, finisse ora il campionato, sarebbe la quintultima e giocherebbe i play out. Cinque trasferte e quattro sfide al Rigamonti son quel che restano prima della sentenza finale.
Di queste nove, sei partite (con Frosinone, Mantova, Cosenza, Reggiana, Cittadella e Modena) vedranno il Brescia affrontare chi deve pensare solo a salvarsi – e questo, con le vittorie delle ultime che hanno accorciato di parecchio la classifica, riguarda ad ora ben 11 squadre, cioè dal Modena in giù – e tre con chi sta lottando per la promozione diretta (Spezia e Pisa) o chi (Juve Stabia) per ottenere la miglior posizione nella griglia play off. Non ci sono quindi al momento, per nessuno, partite «cuscinetto», condizione che magari, soprattutto nelle ultime gare, potrebbe cambiare. Ma la valutazione attuale di ciò che attende Bisoli e compagni non lascia adito a dubbi: questi 810 minuti finali sono tutti in salita.
Si comincia sabato prossimo (alle 15) allo Stirpe contro un Frosinone in netta risalita: i ciociari sono imbattuti da cinque partite e vengono da due vittorie consecutive in due scontri diretti con Mantova e Carrarese. La cura Bianco (con il nuovo tecnico, 7 punti su 9) funziona. Ci sarà poi la sosta – l’ultima stagionale – del campionato ad intervallare il secondo viaggio di fila, quello a La Spezia venerdì 28 in serale (20.30) contro i liguri di D’Angelo che, battendo il Pisa tre giorni fa nel big match per la seconda piazza, si sono portati a sole tre lunghezze dai nerazzurri di Pippo Inzaghi e, c’è da scommetterci, giocheranno a tutta per cercare di completare la rimonta in classifica che vale la serie A diretta.
Un caldissimo aprile (3 match al Rigamonti su 4) si aprirà a Mompiano sabato 5 (ore 15) contro il Mantova di Possanzini, precipitato in piena zona retrocessione: derby lombardo da brividi per entrambe. La settimana successiva, sempre di sabato alle 15, il 12 del mese la trasferta a Cosenza, avversaria che nelle ultime stagioni ha rappresentato le streghe per i biancazzurri. I calabresi sono in fondo alla graduatoria, ma con la vittoria sulla Reggiana e con quella sulla Carrarese dell’8 febbraio scorso, hanno dimostrato di crederci ancora. Si arriva poi alla «doppietta» casalinga nei due giorni di festa: prima a Pasquetta (lunedì 21 alle 15) arriva la Reggiana (e avendo perso all’andata, una vittoria varrebbe doppio), poi il giorno la Liberazione (venerdì 25 alle 15) ecco il Pisa che quel secondo posto che vuol dire massima serie lo vorrà mantenere con le unghie e con i denti.
Si arriva così al trittico finale (con giorni e orari ancora da definire) con la trasferta nella «fatal» Cittadella, l’ultima tra le mura amiche con la Juve Stabia, con i neopromossi campani sorprendentemente ancora agganciati al treno play off e la chiusura al Braglia col Modena, per ora quella che delle undici sta meglio con i suoi 35 punti, ma che con l’ultima caduta a Salerno non può stare troppo tranquilla. Insomma, ancora tantissimi scontri diretti tra tutte le contendenti alla permanenza in categoria che segneranno il loro destino. Il Brescia, è ora come ora in vantaggio con Südtirol, Carrarese e Sampdoria (con tutte e tre, un pari e una vittoria) e in parità (due pareggi) con la Salernitana, le uniche quattro delle altre dieci del «gruppone salvezza» già incontrate sia all’andata che al ritorno. Ma senza quei tre punti, la faccenda si sta complicando sempre più. Maledettamente.