16:50 lunedì, 16 dicembre 2024
La Curva entra al 17’ per contestare Cellino e non risparmia nemmeno la squadra. Le rondinelle mantengono la porta inviolata, ma non creano nulla in attacco.
Sono i fischi del Rigamonti la colonna sonora del battesimo di Pierpaolo Bisoli (in tribuna per squalifica) da allenatore del Brescia. Finisce 0-0 con la Carrarese, che avrebbe meritato qualcosa in più delle rondinelle. La Curva, entrata in ritardo per contestare Cellino, ha bersagliato nel finale anche i giocatori.
Il primo abito tattico cucito da Bisoli presenta dei ricami inediti: il Brescia torna a giocare a tre in difesa, la novità è Papetti in linea con Cistana e Adorni. Pierpaolo rinuncia a un centrocampista (in mezzo ci sono Verreth e capitan Dimitri), sugli esterni galoppano Dickmann e Corrado (Jallow si è fermato nella rifinitura di ieri). Davanti Borrelli in coppia con Moncini, tredici mesi dopo l’ultima volta dall’inizio. Il raccordo è nuovamente Galazzi.
Al Rigamonti si gioca in un clima surreale: la Curva nord, come annunciato in settimana, resta all’esterno per reiterare la protesta sempre più aspra nei confronti di Cellino. Il tifo organizzato fa il suo ingresso nel settore al 17’, intonando cori contro il presidente. In quel lasso non succede praticamente nulla: il Brescia tiene un baricentro basso ma è spaccato a metà, e nella prateria che separa il blocco difensivo dai due attaccanti non trova terreno fertile per tessere trame di gioco.
La Carrarese è la classica squadra di B: nessuna stella, grande organizzazione in fase di possesso e in transizione. L’occasione più nitida del primo tempo ce l’hanno gli uomini di Calabro: Schiavi trova l’apertura panoramica su Zuelli, che incrocia il destro in area. Il pallone sbatte sulla sagoma di Lezzerini – che in precedenza aveva combinato un pasticcio, sul quale l’aveva graziato lo stesso Zuelli – e il Brescia si salva. Ma questa non può essere la squadra che ha in mente Bisoli: al duplice fischio il Rigamonti fischia, e invita gli undici in campo a tirare fuori gli attributi.
L’intervallo non produce scossoni. La versione del Brescia che riguadagna il campo dagli spogliatoi nella ripresa è simile a quella pallida e impaurita del primo tempo. E di nuovo è solo la Carrarese a costruire qualcosa: Giovane fa scoccare un sinistro che sfila a lato a tanto così dal palo. Schiavi trova il gol a 10’ dalla fine, ma Monaldi annulla giustamente per offside.
Nel finale la contestazione della Curva tracima, e investe anche la squadra. «Siete come Cellino», cantano i supporter biancazzurri, che bersagliano di fischi i biancazzurri dopo i tre fischi dell’arbitro. Nella nebbia sempre più fitta che avvolge il Rigamonti la prima di Bisoli non scaccia la crisi. I punti di vantaggio sui play out restano tre, grazie alla sconfitta della Salernitana contro la Juve Stabia. Ma continuare a scherzare con il fuoco rischia di diventare un esercizio pericoloso.