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Ettore Ravelli
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Mr.Rain a Montichiari, lampi di classe per una pioggia di applausi
13:46 giovedì, 14 novembre 2024
Mr.Rain a Montichiari, lampi di classe per una pioggia di applausi

13:46 giovedì, 14 novembre 2024

Il cantante bresciano è tornato a casa: con lui a sorpresa sul palco, a un certo punto, anche i Gemelli Diversi.

Pioggia sì, ma solo di applausi per Mr.Rain. Il ritorno a casa del cantautore bresciano viene «bagnato» da un sold-out con circa 4.000 spettatori al PalaGeorge nella seconda tappa del tour nei palasport. Così Mattia Balardi – questo il suo nome all’anagrafe – strega grandi e piccini.

Una serata speciale

«Voglio sentire la vostra voce. Qui a Montichiari ci sono cresciuto: sarà una serata speciale», esordisce dal palco il cantante in una mise argento glitterata, aprendo lo show con «Immortali» (singolo tratto dall’ultimo album «Pianeta di Miller»), in mezzo a flash di luci e lingue di fuoco immerse in una galassia fantastica, propagata ovunque grazie a un’imponente ledwall. E l’onda d’urto coinvolge tutti, pronti a fare da eco umana in un enorme karaoke per «La fine del mondo», «Paura del buio», «9.3» (rivisitata rispetto alla versione registrata in studio, con i sei musicisti a prendersi il merito). Ma è solo l'inizio: si va a fondo della discografia del giovane, capace di mettere in bacheca 22 Dischi di Platino e 8 d’Oro. Numeri importanti per il 33enne, che ha trovato di recente una nuova dimensione rispetto a «I grandi non piangono mai», elaborata agli esordi e proposta quale antipasto ad altri 24 brani. Inevitabile, allora, l’evoluzione rintracciabile in «La fine del mondo», cui segue «Paura del buio», per lasciare spazio alla toccante «Forma di origami», scritta in passato per il padre Felice, ovviamente presente in prima fila insieme a mamma Francy e tanti amici e parenti.

La scaletta

Particolare (e azzeccata), poi, la scelta di chiamare una certa Martina, scelta tra il pubblico per sostituire l’originale Clara nel duetto di «Un milione di notti». Ma la scaletta non prevede unicamente ritmi lenti e sound accomodante. Ne sono una prova le dinamiche «One man band» e «Non fa per me», a mettere in luce le doti d’intrattenitore del rapper. Non bastasse, molto suggestiva «Fuori luogo» (quasi sussurrata), successiva a un’esplosiva «Fiori di Chernobyl». Altrettanto gradevole il set acustico per la nostalgica «Carillon» e «Figli della notte» (aggiornata in: «Montichiari è ancora nostra»).

E, boom, ecco il performer rispolverare a sorpresa l’intramontabile «Mary» con i Gemelli Diversi sul palco.

Un magnifico coupe de theatre per prepararsi al gran finale: da «Grazie a me» (con immagini in bianco e nero di un baby Mattia) alla sanremese «Due altalene», passando per l’adrenalinica «Honey» e la celestiale «Ipernova» fino all’iconica «Supereroi». E sulla hit valsa il terzo posto a Sanremo 2023 cala il sipario, quasi fosse stato solo un battito di ciglia. O meglio: un lampo.