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Brescia, sos in difesa: nessuno incassa più gol delle rondinelle
16:36 mercoledì, 13 novembre 2024
Brescia, sos in difesa: nessuno incassa più gol delle rondinelle

16:36 mercoledì, 13 novembre 2024

Peggior reparto in serie B insieme al Südtirol: sono 20 le reti subite. Quello che un tempo era un fortino è diventato il punto debole.

Il dato è impietoso: ultima difesa del campionato, onta condivisa con l’ammaccato Südtirol. Il Brescia ha perso un tratto identitario. Con Maran la compattezza del blocco arretrato era stata la base su cui costruire tutto il resto. Al termine della scorsa regular season soltanto Parma e Cremonese – certamente non due matricole – avevano incassato meno reti. Sembra trascorsa un’eternità.

Troppi gol

Il Cosenza non aveva ancora segnato tre gol nella stessa partita in questa stagione: tabù rotto al Rigamonti. La manita assestata dal Sassuolo a Mompiano è uno scenario che per il Brescia in B non si verificava dagli Anni ’50. Nelle ultime nove (compreso il match di Coppa Italia contro il Monza) la porta è rimasta inviolata soltanto una volta, a Genova con la Samp.

Cos’è cambiato in questi mesi? Gli smottamenti in fase di non possesso sono in parte riconducibili alla persistente emergenza, che ha tolto un po’ di filtro in mezzo al campo. Inutile dire che l’assenza di Bisoli sia stata a conti fatti quella più sanguinosa. Ma non si può ridurre tutto a questo. C’è anche una componente strutturale che rende il quadro più allarmante.

I numeri

Il dato che più balza all’occhio, tra quelli forniti da Kama, riguarda la frequenza dei tiri subiti: il Brescia ha permesso agli avversari di concludere ogni minuto e 27 secondi. Finora hanno fatto peggio soltanto Bari (un minuto e 26) e Mantova (un minuto e 5). Otto secondi in meno rispetto alla stagione 2023/2024. Lo scarto potrebbe sembrare irrilevante, ma non lo è. C’è evidentemente qualcosa da aggiustare, nell’equilibrio e nella tenuta generale.

 

I biancazzurri sono troppo vulnerabili nell’uno contro uno: 8.54 i dribbling subiti in media a partita. Solo il Cittadella (9.85) si è fatto sorprendere di più in queste situazioni. E poi il capitolo portiere: non si vuol certo gettare la croce addosso a Lezzerini, che in quest’ultimo periodo ha spesso tamponato le falle difensive con i suoi interventi. La percentuale di parate sui tiri subiti però lo inchioda: 68.25%, sedicesimo dato in tutta la B. Contro il Cosenza ha una fetta di responsabilità su due dei tre gol incassati. Non è tutta colpa sua, chiaramente. Ma il Brescia ha pagato pure qualche suo passaggio a vuoto. Come quello di sabato, appunto.

Il monito

Cellino ha lanciato un monito chiaro a tutta la squadra: «In questa sosta bisogna sgobbare, lavorare ancor più del solito». Il presidente non fa nomi, ma si aspetta di più da tutti, a partire dai giocatori più rappresentativi. Non è un mistero, ad esempio, che Cistana sia ampiamente sotto il suo livello. Adorni è stato più costante, ma col Cosenza è crollato anche lui.

Papetti? Molto più coinvolto lo scorso anno, in questo campionato ha quasi sempre steccato quando Maran l’ha chiamato in causa. Calvani ha visto il campo per un minuto in B, in Coppa con il Monza non ha convinto. Pure il contributo degli esterni deve aumentare: Dickmann è un totem di questa squadra, ma rispetto alla stagione scorsa sta facendo più fatica a trovare continuità. Jallow, dopo un’ottima partenza, si è perso. E l’impatto di Corrado è stato tiepido, rispetto alle aspettative iniziali. Si può dare di più.