17:58 giovedì, 28 marzo 2024
Come si chiuderà questa stagione sarà determinante nell’ottica del piano rilancio per puntare alla serie A.
Oggi e domani. Cercando di chiudere in un cassetto lo ieri, gettando via la chiave. È un momento clou per il Brescia: per decidere le sorti di questa stagione, che a loro volta influenzeranno quelle della prossima. È un crossover, un intreccio di storie, persone e personaggi a «scavalco» tra il presente e il futuro.
Da Pasquetta inizierà una volatona che prevede come primo passo la sigillatura di una salvezza che con un po’ di attenzione in più, sia propria che da parte degli arbitri, sarebbe già potuta arrivare. Ma poi, e tutti pensano già a questo, via libera alla caccia a un angolino nel paradiso dei play off, tra settimo e ottavo posto. Sarà una lotta serrata vista la bagarre di classifica, ma l’ultimo Brescia - quello pre sosta - (non) punti a parte, ha lasciato intendere di avere tutto dalla sua: condizione, auto convinzione, organizzazione, risorse e tesori ancora nascosti. Oltre al calendario.
Come si finisce una stagione, è sempre più importante di come la si inizia perché la coda va poi ad agganciarsi al nuovo inizio. Massimo Cellino non perde l’occasione di confermare che rilancerà per la serie A e lo ha fatto anche nella sua ultima uscita pubblica, nell’intervista rilasciata alla trasmissione «Messi a fuoco»: «Tornare in serie A e restarci è troppo importante, è fondamentale».
Ma il rilancio si costruisce da adesso. E le ultime 8 giornate funzioneranno anche da casting per capire chi sarà parte integrante e affidabile in una rosa da costruire per guardare da subito in alto e chi invece sarà meglio che cambi aria. Sarà una rosa che perderà in modo naturale, perché sono giocatori a scadenza, Tom Van de Looi, Matthieu Huard, Mohammed Fares. Poi punto di domanda per Giacomo Olzer: la sua conferma per un altro anno dipenderà tanto dalle sue risposte sul campo in volata. Certamente, ci saranno i riscatti di Lorenzo Dickmann, campione di costanza e personalità, e Gennaro Borrelli che poi si dovrà essere subito molto bravi a difendere dagli attacchi delle squadre di serie A che già mandano segnali. Per il resto, tutto il nucleo è di proprietà: significa che chi non sarà considerato più funzionale, potrà essere utilizzato almeno come pedina di scambio.
Intanto Cellino e Castagnini si stanno già guardando in giro e se l’ala australiana Buhagiar è una pura scommessa presidenziale, il play olandese Verreth (che ancora deve dare una risposta, risposta che si pensa sarà positiva) viene considerato come l’innesto di un rinforzo vero, per la titolarità in mezzo al campo. È già poi partita la caccia al terzino sinistro e si guarda al mercato italiano.
Insomma, si cerca di portarsi avanti considerando anche che Rolando Maran ha un contratto che si rinnoverà automaticamente al raggiungimento della serie A. Dunque, insomma, il Brescia sulla carta ha già anche l’allenatore. Per quanto anche da questo punto di vista il finale alle porte e il modo in cui sarà interpretato, sarà decisivo per capire se presupposti, visioni e programmi coincideranno perché per non sbagliare, condividere e scoprirsi in sintonia al di fuori di due firme è necessario. Otto partite: che valgono però due stagioni.