16:04 lunedì, 08 gennaio 2024
La notte dei Golden Globe 2024 doveva nelle previsioni appartenere a «Barbenheimer», ma dei due film che hanno dominato l'estate 2023 è stato «Oppenheimer» di Christopher Nolan a prevalere con ben cinque premi su otto candidature, tra cui quelli per il miglior film drammatico, per la miglior regia e per il miglior attore in un film drammatico (Cillian Murphy).
A vincere i premi più importanti dell’edizione 2024 sono stati quindi «Oppenheimer», il film di Christopher Nolan sulla storia del fisico statunitense Robert Oppenheimer, e la serie televisiva «Succession», che racconta le vicende della potente famiglia Roy.
«Barbie» di Greta Gerwig è invece rimasta in panchina con due sole statuette su nove nomination: una per il film campione di incassi (inevitabile, con un box office globale di 1,4 miliardi di dollari) e l'altro per la miglior canzone originale, «What was I made for» di Billie Eilish e Finneas. Il globo d'oro per la miglior commedia è andato a «Poor things» di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone premiata come migliore attrice, la cui controparte maschile è stato Paul Giamatti per «The holdovers» di Alexander Payne.
L'Italia faceva il tifo per «Io capitano» di Matteo Garrone, ma a conquistare il premio per il miglior film non in inglese nella serata in diretta per la prima volta sulla Cbs dal Beverly Hilton di Beverly Hills è stato «Anatomia di una caduta» della francese Justine Triet, che ha vinto anche per il miglior copione. In quella che sembrava una serata destinata a coronare il successo del film snobbato dalla Francia nella corsa agli Oscar, i giurati dei Globe hanno preferito Lily Gladstone a Sandra Huller: la protagonista di «Killers of the Flower moon» di Martin Scorsese è diventata così la prima attrice nativa-americana a vincere un globo d'oro e ha ringraziato pubblico e giurati esordendo nella lingua dei «Piedi neri».
Tante le delusioni della serata: sono rimasti a bocca asciutta, oltre a Garrone, film come il britannico «The zone of interest», «Past lives» della coreano-americana Celine Song, «Nyad» con Annette Bening e Jodie Foster, «May December» con Julianne Moore e Natalie Portman, «Saltburn» di Emerald Fennell e «The color purple». Delusa anche Taylor Swift, avendo il suo film-concerto «The Eras tour» perso la statuetta per il miglior blockbuster conquistato dal film della Gerwig, il primo diretto da una donna a superare il miliardo di dollari al box office.
In tutto i Golden Globe hanno assegnato 27 premi per il cinema e per la tv. Sul fronte televisivo, «Succession» di Hbo ha portato a casa trofei per la miglior serie drammatica, il miglior attore (Kieran Culkin), la migliore attrice (Sarah Snook) e il miglior attore non protagonista (Matthew Macfadyen). «The Bear» invece è stata premiata come migliore serie commedia o musical. Per «The Bear» hanno vinto anche il Golden Globe come miglior attore e miglior attrice in una serie commedia o musical Jeremy Allen White e Ayo Edebiri, i due protagonisti
I Globes hanno inaugurato la stagione dei premi di Hollywood con una serata caotica il cui conduttore, il comico Jo Koy scelto all'ultimo momento, non è riuscito ad agganciare il pubblico a partire dal noioso monologo iniziale. La cerimonia è stata la prima da quando è stata sciolta la Hollywood Foreign Press Association, che per otto decenni aveva assegnato i premi e che nel 2020, proprio alla vigilia della cerimonia, era stata accusata dal Los Angeles Times di essere una casta razzista e corrotta. Quest'anno, dopo che il brand è stato acquistato da una società di private equity e la Dick Clark Production, hanno votato circa 300 giornalisti da 76 paesi del mondo rispetto alla ottantina delle precedenti edizioni.