20:15 domenica, 12 novembre 2023
Brescia contestato e travolto al Rigamonti: la Cremonese passeggia e s'impone con un netto 3-0. Risultato che avrebbe potuto essere ancor più pesante per i biancazzurri, oggi guidati dal tecnico ad interim Belingheri. È la quinta sconfitta consecutiva in campionato, la peggiore per la prestazione offerta dalle rondinelle.
Il Brescia scocca un paio di scintille in avvio con le serpentine di Olzer, che fa pure ammonire Bianchetti dopo averlo sverniciato al limite dell’area. È però un fuoco di paglia: quando l’onda grigiorossa monta, travolge e inonda tutto.
Il vantaggio dei ragazzi di Stroppa si materializza al 17’. È l’ennesima dormita collettiva della difesa bresciana: Castagnetti batte un corner dalla sinistra, Vazquez colpisce indisturbato di testa sul secondo palo, la carambola premia Ravanelli che deposita in rete sulla linea. Un altro «gollonzo» sulla coscienza di tutta la squadra.
Un colpo che stordisce il Brescia, disarticolato e sterile nelle transizioni, vulnerabile e sbilanciato in fase di non possesso. Sono le premesse del raddoppio della Cremonese, conseguenza naturale dei rapporti di forza in campo. La firma è di Massimo Coda, che buca Lezzerini con una torsione perfetta su un pallone fatto spiovere da Antov: una lama nel burro l’affondo del braccetto, e un gioco da ragazzi la torsione di testa per il capocannoniere del campionato.
Brescia contestato e travolto al Rigamonti: la Cremonese passeggia e s'impone con un netto 3-0. Risultato che avrebbe potuto essere ancor più pesante per i biancazzurri, oggi guidati dal tecnico ad interim Belingheri. È la quinta sconfitta consecutiva in campionato, la peggiore per la prestazione offerta dalle rondinelle.
Il Brescia scocca un paio di scintille in avvio con le serpentine di Olzer, che fa pure ammonire Bianchetti dopo averlo sverniciato al limite dell’area. È però un fuoco di paglia: quando l’onda grigiorossa monta, travolge e inonda tutto.
Il vantaggio dei ragazzi di Stroppa si materializza al 17’. È l’ennesima dormita collettiva della difesa bresciana: Castagnetti batte un corner dalla sinistra, Vazquez colpisce indisturbato di testa sul secondo palo, la carambola premia Ravanelli che deposita in rete sulla linea. Un altro «gollonzo» sulla coscienza di tutta la squadra.
Un colpo che stordisce il Brescia, disarticolato e sterile nelle transizioni, vulnerabile e sbilanciato in fase di non possesso. Sono le premesse del raddoppio della Cremonese, conseguenza naturale dei rapporti di forza in campo. La firma è di Massimo Coda, che buca Lezzerini con una torsione perfetta su un pallone fatto spiovere da Antov: una lama nel burro l’affondo del braccetto, e un gioco da ragazzi la torsione di testa per il capocannoniere del campionato.