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La Germani deve ricentrarsi dopo il saliscendi Supercoppa
17:01 martedě, 26 settembre 2023
La Germani deve ricentrarsi dopo il saliscendi Supercoppa

17:01 martedě, 26 settembre 2023

Col senno di poi sono capaci tutti. E allora viene pure da pensare che la grande vittoria in semifinale di Supercoppa contro Tortona (86-63) abbia «fatto male» alla Germani, che il giorno successivo si è sciolta al pronti-via dell’atto conclusivo contro la Virtus (97-60, inedito passivo di 37 punti in casa).

Come s’è detto e s’è scritto, perdere contro le Vu Nere era preventivabile. Vincere - tuttavia - era possibile, specie in questo momento storico di Bologna. Che, va comunque specificato, aveva d’altro canto anche mille motivazioni (in campo e in panchina), in seguito al sollevamento dall’incarico di Scariolo e all’arrivo di Banchi. Gli emiliani, dopo aver fatto fuori l’arcirivale Olimpia Milano, sono entrati in campo focalizzati sul primo trofeo stagionale, col fuoco dentro.

La Germani, al cospetto degli avversari, è parsa un bengala bagnato. S’è spento subito, in volo, ed è sparito da qualche parte, in alto mare, nel buio più profondo. Ci sono state immagini emblematiche. La prima a venire in mente è stata quella di Semaj Christon che si palleggia sui piedi. Ma tornano in mente anche i tanti volti smarriti. Su tutti quello di Kenny Gabriel, che spesso a inizio stagione ha avuto passaggi a vuoto «random», salvo poi - di norma - crescere di partita in partita.

Emblema

Domenica, l’ala grande americana era entrata in campo con l’argento vivo addosso. Aveva caricato la Curva aggrappandosi al ferro, infilando la testa nel canestro, sbattendo le mani sul tabellone. Pochi secondi dopo la Virtus era sul 10-0, la Pallacanestro Brescia veniva bullizzata da Isaïa Cordinier e, senza che nessuno se ne accorgesse, una finale davvero molto attesa era, di fatto, già finita.

L’atto conclusivo, va ricordato, era stato conquistato vincendo una semifinale molto ben giocata contro Tortona. In casa Bertram il fragoroso ko ha acceso diverse spie d’allarme. Nella piazza bresciana, di contro, il medesimo risultato aveva dato ulteriore fiducia, tanto verso il trofeo quanto verso il prosieguo della stagione. Almeno sulla carta, dopotutto, Amedeo Della Valle e compagni avevano steso quella che da più parti è considerata la terza potenza nazionale.

Magro lo ha sottolineato: Brescia non era fenomenale prima, così come non è disastrosa adesso. La verità sta di sicuro nel mezzo, e qualche indizio può essere ritrovato anche nel bel precampionato disputato dai biancoblù. Che, tuttavia, non avevano ancora sperimentato un’avversaria in grado di far saltare in quattro e quattr’otto il piano partita (lo stesso coach aveva raccontato di essere dispiaciuto per l’assenza di «sberloni» ricevuti in pre-season). Al di là della tecnica, della tattica e della condizione atletica, lo sport è però anche un fatto mentale. Ed è chiaro che a quest’appuntamento la Germani fosse arrivata iper-preparata, molto più delle altre tre contendenti.

D’altra parte, questa Supercoppa da giocare in casa era veramente un «carico da novanta» piazzato a inizio stagione. Il club la voleva vincere, così come aveva fatto male quell’eliminazione ai quarti play off del maggio 2022, che aveva tolto la possibilità di partecipare all’edizione dello scorso settembre, andata in scena sempre al PalaLeonessa.

Dal punto di vista delle risorse emotive, è sembrato che la Germani avesse speso tutto in semifinale. Il rischio del contraccolpo verso l’inizio del campionato adesso è dietro l’angolo. Con una pre-season senza dubbio molto dispendiosa nelle gambe, la Pallacanestro Brescia affronta quattro impegni dai quali dovrebbe cercare di ricavare altrettante vittorie (i passaggi a vuoto dell’anno passato insegnano): Pesaro in casa questa domenica, e poi Treviso al PalaVerde, Napoli in casa e Pistoia in Toscana. Appuntamenti ai quali la squadra dovrà presentarsi dopo un detox, anche mentalmente ricentrata.