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Il sindaco di Salò: "La città ama la Feralpi ma andare a Piacenza non è agevole"
13:47 martedì, 19 settembre 2023
Il sindaco di Salò: "La città ama la Feralpi ma andare a Piacenza non è agevole"

13:47 martedì, 19 settembre 2023

«La città ama la FeralpiSalò, ma andare fino a Piacenza, magari di sabato, quando molti lavorano, oggettivamente non è proprio agevole». A dirlo è il sindaco di Salò, Giampiero Cipani, che replica a distanza alle dichiarazioni di Giuseppe Pasini. Domenica, il giorno dopo la gara contro il Modena, il presidente verdeblù aveva espresso una certa insoddisfazione nei confronti dei salodiani, manifestando tutta la sua delusione per la «poca partecipazione della cittadinanza di Salò, che non dimostra attaccamento né un pizzico di passione per venire fino a Piacenza a seguire la squadra che rappresenta il suo territorio».

A difesa dei «suoi» cittadini interviene l’avvocato Cipani: «Non credo che si possa affermare – dice il sindaco – che la cittadinanza non sia legata alla squadra. La verità è che dover andare a Piacenza è un disagio importante per tifosi e appassionati. Questo è innegabile». Il Garilli, dove i verdeblù scendono in campo per le partite casalinghe, dista dalla cittadina gardesana 115 chilometri, almeno un’ora e mezza di auto. Non è proprio dietro l’angolo, insomma, e farsi quasi 250 km tra andata e ritorno, con la benzina a 2 euro, per molti può essere un problema.

«Salò – continua il sindaco – è una cittadina di poco più di 10mila abitanti, non si può pensare che a ogni partita casalinga della Feralpisalò ci siano 300-400 persone disposte ad andare a Piacenza. Mi pare una pretesa eccessiva». Il problema logistico che si trovano a dover affrontare i tifosi c’è, è indubbio. E dopo le dichiarazioni di Pasini in molti lo vanno ribadendo sulle bacheche social. Il refrain è più o meno sempre lo stesso: «Ho sempre seguito la squadra in casa, ma quest’anno farò molta fatica, lavorando spesso il sabato mattina»; «Se la Feralpisalò ha deciso di giocare a Piacenza non è colpa dei tifosi salodiani, dovevano trovare un’altra soluzione»; «Giocare le partite casalinghe così lontano è un’offesa per i tifosi e un peccato per gli stessi calciatori, che di fatto giocano a porte chiuse».

Forse il presidente Pasini si augurava una maggior partecipazione dell’intera comunità gardesana, e non solo di quella salodiana, per le partite interne dei Leoni del Garda. Ma, si sa, nel calcio il campanile conta.

Resta, sullo sfondo, la questione Turina. Qualche tifoso si augurava di poter vedere nello stadio salodiano almeno le partite della squadra Primavera (che gioca al Rigamonti di Buffalora). Eventualità, questa, tecnicamente impraticabile, visto che al Turina, così come nel vicino campo Amadei, si allena dal lunedì al venerdì, ma spesso anche il sabato o addirittura la domenica, proprio la prima squadra.

Nonostante il traguardo storico della serie B, per questa stagione niente calcio a Salò, dunque. Per i tifosi sarà un anno di sole trasferte.