17:07 martedì, 04 luglio 2023
Un sabato di festa all’insegna del padel. Bastano queste poche parole per riassumere la seconda giornata dell’Urban Padel Arena, che ha coinvolto in Castello tifosi e appassionati di tutte le età.
Evento trasmesso in diretta da Radio Bresciasette con le voci di Davide Briosi, Ruggero Tavelli e la musica di Fulvio Marini.
Tutti arrivati sul colle Cidneo per vedere in azione sul rettangolo blu le «Football Legend», i grandi campioni che in passato hanno regalato emozioni sui campi da calcio di tutto il mondo e oggi si sfidano con le racchette da padel.
Bobo Vieri - volto della «Bobo Padel Show - La Battaglia dei Circoli» -, Lele Adani, Tomas Locatelli, Massimo Maccarone, Alessandro Budel, Gigi Di Biagio, Nicola Amoruso e Mark Iuliano. Otto calciatori (di cui tre ex rondinelle) per quattro coppie. E match ad alta tensione, perché sul campo da padel è battaglia vera, anche se l’importante è divertirsi.
«Siamo felicissimi di fare qui a Brescia la finale della "Battaglia dei Circoli"- commenta Vieri -, l’organizzazione è stata impeccabile e il Comune ha fatto un gran lavoro per installare un campo sotto il Castello. Infatti qui c’è il pienone, ci sono tanti bambini e ci stiamo divertendo tanto: Brescia è un posto importante per il Bobo Padel Show».
Il primo ad arrivare al campo è però l’ex capitano delle rondinelle Alessandro Budel, che si emoziona come quando giocava a calcio: «Tutti noi ci siamo dovuti riadattare in un altro sport. Questo però è un gioco divertentissimo, tanti hanno anche investito nel padel e questi eventi ci aiutano a stare insieme: io con Brescia ho un legame particolare, per me essere qui è speciale».
Poi iniziano gli incontri e da subito si capisce che è battaglia vera. Nella prima sfida Locatelli e Maccarone si impongono sulla coppia Vieri-Iuliano e non nascondono la loro soddisfazione. «Abbiamo vinto contro Bobone, quindi è andata bene - racconta Maccarone -, anche perché lui ti fa ridere e cerca di distrarti, quindi bisogna sempre stare attenti. Giocare qui poi è bello e c’è una grande atmosfera. Ho scoperto un posto magnifico».
Anche Tomas Locatelli non risparmia gli sfottò a Vieri: «Mi dispiace caro Bobo, ma la prima fortunatamente è andata bene a noi. Sono carico per questo appuntamento - prosegue l’ex Bologna - perché quando stiamo tra di noi ci divertiamo un sacco e sembra di tornare ai vecchi tempi. Io dieci anni fa già pensavo che il padel potesse essere lo sport del futuro e adesso vedo gente che gioca davvero dappertutto. Noi ex calciatori abbiamo trovato qualcosa che innanzitutto ci permette di rimanere in forma e poi ci consente di rivivere quelle sfide che una volta facevamo sul manto verde: adesso ci siamo spostati su quello blu, ma non cambia nulla».
Le partite proseguono e nessuna delle coppie sembra riuscire a prevalere. Il duo Adani-Budel ottiene però un successo fondamentale, 4-3, sui favoritissimi Amoruso e Di Biagio. Lele non risparmia le battute agli avversari, ma dopo un po’ di ristoro trova anche il tempo di dedicare un pensiero a Brescia.
«Io venivo qui al "Jackie'O" vent’anni fa e chiudevo il locale - scherza Adani -. In una città così bella, a cui sono molto legato tra l’altro, e in una location così iconica è emozionante giocare. Il campo è allestito veramente bene, c’è tanta gente che ci segue e oltre ad essere gratificante ci stimola ad onorare il gioco con passione: poi ci divertiamo, il che non guasta. Gli organizzatori sono stati fantastici, però a fare la differenza sono i tifosi, la gente e tutti gli appassionati che ci seguono. Non è scontato, non è dovuto e dobbiamo ricordarcelo sempre».
E sulla prima partita il commento è molto lucido. «L’esordio è andato bene - spiega ancora Lele -. Abbiamo vinto al tie break contro Nick Amoruso e Gigi Di Biagio che formano una coppia molto forte, mentre io e Alessandro non avevamo mai giocato insieme. Siamo stati tenaci, combattivi, strategici, mai domi: un grande successo. Sono molto felice perché era importante vincere la prima visto che ho un'autonomia di otto o nove minuti: almeno una dovevo portarla a casa», conclude il commentatore tv ed ex rondinella.
Lo spettacolo non è dunque mancato e i tanti appassionati accorsi in Castello non sono rimasti delusi, anche per via della disponibilità dei campioni, i quali non hanno negato autografi e foto di rito.